Quanto a repertorio e diffusione, il liuto è (insieme al pianoforte) lo strumento senza dubbio più importante dell’Occidente. Dal XIV al XVIII secolo ha subito svariate mutazioni e utilizzi nell’arte musicale, ma è certamente nel XVI secolo che vede il suo periodo aureo, con compositori di enorme importanza da quasi tutti i Paesi europei che si sono dedicati al liuto: Francesco da Milano detto “Il Divino”, John Dowland, Giacomo Gorzanis, Vincenzo Capirola, Valentin Bakfark, Albert de Rippe, giusto per citarne pochissimi; senza contare gli spagnoli come Luys Milan, Miguel de Fuenllana, Luys de Narvaez e altri, che scrissero per vihuela, strumento affine al liuto (anche se proveniente da un altro ramo).
Studiare liuto e altri strumenti affini del XVI secolo (vihuela, chitarrino, cittern…) vuol dire entrare in contatto con l’enorme patrimonio culturale del nostro passato e farlo rivivere, suonando musiche che trovano il loro equivalente artistico nella grande arte figurativa rinascimentale, e che ancora oggi vibrano alle nostre orecchie in forme inaspettate.
Il corso propone l’esplorazione e l’approfondimento dei repertori storici del XVI secolo eseguiti con le tecniche desumibili dalle fonti dell’epoca. Strumenti attivi: liuto rinascimentale a sei cori, vihuela, chitarrino. In attivazione: cittern fiamminga diatonica.